BORGO DI
CIVITA BAGNOREGIO
(Viterbo - Lazio)
.
COSA VEDERE A
CIVITA BAGNOREGIO

Dal belvedere la vista su Civita è spettacolare, nelle belle giornate, il borgo svetta sulla rupe dalle sfumature rossastre, si staglia sull'azzurro dello sfondo circondato dalle colline circostanti e dai calanchi argillosi, una vera immagine da cartolina per cui si comprende perchè da questo punto vengono scattate migliaia di fotografie. Dal belvedere si scende per raggiungere il punto in cui inizia il viadotto.
Dopo aver pagato l'ingresso inizia la salita, il borgo si intravede appena, lassù in alto quasi irragiungibile, anche da qui lo scenario è spettacolare. Se affrontata in estate sotto il sole, la salità risulta impegnativa anche se sempre suggestiva. Ad un certo punto il viadotto termina e la strada svolta di 180 gradi facendo apparire la Porta Santa Maria che da l'accesso al borgo, un bell'arco sormontato da una loggetta. Dopo aver superato la porta si accede ad una prima piazzetta circondata da palazzi e casette, proseguendo e seguendo il vicolo principale, si giunge all'ampia Piazza San Donato che appare decisamente grande rispetto alle dimensioni del borgo. Sulla piazza si affaccia l’ex-Duomo di San Donato, edificato nel VIII secolo, affiancato dallo snello campanile romanico.
La visita continua nel borgo aggirandosi tra gli stretti vicoli dove si incrociano archi, cortili, piazzette, case medievali e rinascimentali, il tutto rigorosamente in pietra e tufo ben conservato. Nella bella stagione il tutto è completato da fiori e angoli verdi in abbondanza disposti un po' dappertutto, sui davanzali, lungo i vicoli, agli ingressi delle case, nei piccoli cortili, ecc. Taluni vicoli finiscono nel vuoto lasciando intravedere scorci di colline lontane o di calanchi argillosi che assumo svariati colori durante il tramonto.
INFO e CURIOSITA'
CIVITA BAGNOREGIO
Perché a Civita di Bagnoregio viene dato il soprannome di "La Città che Muore" ?
"La città che muore", deriva dalla sua posizione precaria su uno sperone di tufo, soggetto a continua erosione frutto di una particolare condizione geologica. Questo fenomeno, iniziato secoli fa, ha portato al progressivo crollo di parti delle antiche mura e di alcune abitazioni, creando un paesaggio unico dove l'insediamento sembra sospeso tra cielo e terra. La progressiva riduzione della superficie abitabile, ha determinando l'abbandono di gran parte del centro storico e giustificando l'appellativo di "Città che Muore". Però il borgo resiste, anche grazie a interventi di consolidamento che hanno fermato momentaneamente il fenomeno erosivo.
Quali eventi storici hanno segnato Civita di Bagnoregio ?
Fondata dagli Etruschi intorno al VII secolo a.C., Civita di Bagnoregio rappresenta un mirabile esempio di insediamento medievale incastonato nel paesaggio naturale. Il borgo ha origini antichissime e ha attraversato diverse dominazioni: etrusca, romana, medioevale e pontificia. Durante il Medioevo raggiunse il massimo splendore come città episcopale, conservando un impianto urbanistico pressoché intatto. Un terremoto particolarmente disastroso nel 1695 causò gravi danni e l'abbandono di molte abitazioni. Durante il periodo comunale, Civita fu coinvolta nelle lotte tra guelfi e ghibellini, subendo assedi e distruzioni. La sua posizione strategica, pur offrendo una difesa naturale, la rese vulnerabile agli attacchi.
Quali sono i personaggi famosi legati a Civita di Bagnoregio ?
San Bonaventura da Bagnoregio è la figura più illustre legata a Civita. Teologo e filosofo francescano, fu cardinale e dottore della Chiesa tanto da essere chiamato "Doctor Seraphicus" per la sua profonda spiritualità . La sua casa natale, secondo la tradizione, si trovava dove oggi sorge un piccolo oratorio, accessibile tramite un percorso suggestivo scavato nel tufo. Un altro personaggio, meno noto ma significativo, è lo scrittore Bonaventura Tecchi (1896-1968), che trascorse parte della sua infanzia a Civita e ne trasse ispirazione per alcune sue opere.
Quali musei sono presenti a Civita di Bagnoregio ?
Il borgo stesso è un museo a cielo aperto, con le sue case medievali, i vicoli stretti e le piazzette. All'interno del borgo si trova il piccolo Museo Geologico e delle Frane. Nel museo sono esposti reperti archeologici etruschi, romani e medievali rinvenuti nel territorio, inoltre vengono illustrati i fenomeni di dissesto idrogeologico che hanno caratterizzato la storia di Civita e della Valle dei Calanchi.
Quali feste ed eventi si svolgono a Civita di Bagnoregio ?
E' tradizione che nella seconda domenica di settembre, nella piazza San Donato del borgo si svolga il Palio della Tonna, una corsa a dorso d'asino. Una corsa dalle antichissime origini che ricorda quanto questi animali fossero essenziali un tempo, unico mezzo di trasporto capace di raggiungere il paese fra i viottoli sterrati che si inerpicavano fino alla cima della rupe. Il regolamento prevede che i fantini devono effettuare tre giri di piazza in tondo, da cui il nome di rotonda, o "tonna" nel dialetto locale. Come avviene in tutte le gare di questo tipo, più che la competizione tra i fantini prevale il divertimento per le scene e comportamenti bizzarri che questi animali spesso offrono.
Quali leggende si raccontano su Civita di Bagnoregio ?
Una leggenda locale narra di un tunnel segreto che collegherebbe Civita con il vicino borgo di Bagnoregio, utilizzato storicamente come via di fuga o percorso commerciale. La tradizione popolare tramanda storie di incantesimi e presenze soprannaturali legate alle particolari conformazioni geologiche del territorio. La fragilità del luogo ha generato nel tempo numerosi racconti che mescolano realtà e immaginazione, contribuendo al fascino misterioso del borgo.
Quali sono le attività che si possono fare nei dintorni di Civita di Bagnoregio ?
Oltre alla visita del borgo, si possono fare passeggiate nei dintorni, ammirando il panorama sulla Valle dei Calanchi. È possibile effettuare escursioni guidate per comprendere le peculiarità geologiche del territorio. Per gli amanti del trekking, ci sono sentieri che collegano Civita ad altri borghi della zona, come Lubriano e Bolsena. La zona è ideale anche per escursioni in mountain bike e a cavallo.